Entrò giovanissimo, nel 1794, nel seminario di Conversano, ma cinque anni dopo abbandonò l'abito ecclesiastico per seguire le vicende politiche dell'Italia.
Si dedicò allo studio della filosofia e si recò a Napoli per seguire prima il corso di fisica e matematica, poi quello di medicina presso la scuola del professore Nicola Andria.
Fu chirurgo d'armata presso l'Ospedale militare di S. Giovanni a Carbonara, medico per otto anni a Taranto e, a partire dal 1819, eserciò la sua professione a Galatina.
Autore di opere mediche in cui si notano considerazioni filosofiche, pubblicò durante la sua permanenza a Galatina Quadro politico in cui trattasi la causa dell'umanità, che gli valse l'accusa di materialismo.
Fu condannato a un anno di reclusione (1822-1823) che scontò presso il carcere San Francesco di Lecce.
Della sua vita e delle sue disavventure ilVinella parla nelle lettere che compongono l'opera Le amarezze e le lagrime del prigioniero, scritte durante la prigionia e pubblicate nel 1847.
Periodo: (1779-1858)
Opzioni di stampa: